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Sovana, Pitigliano, Sorano

La civiltà del Tufo

Il tufo è il protagonista di questa suggestiva area: questa roccia, friabile e leggera, fu scavata e lavorata dalla preistoria fino ai giorni nostri oggi. Gli Etruschi ci hanno consegnato ricche necropoli rupestri con spettacolari tombe monumentali e vie cave, luoghi surreali celati dalla vegetazione selvaggia. Nel Medioevo potenti famiglie fondarono sui naturali speroni di roccia castelli e fortezze, da cui si svilupparono i tre borghi di Pitigliano, Sovana e Sorano. Oggi per noi una splendida opportunità di fare un fantastico viaggio nel tempo!

Pitigliano, le cui case sembrano fondersi con la roccia dorata, si offre allo sguardo del visitarore in uno scenario di rara bellezza. La cittadina conserva i volti del Medioevo e del Rinascimento, simbolo della fusione tra nobili famiglie, gli Aldobrandeschi e gli Orsini.  Seguendo le arcate dell'acquedotto mediceo, si giunge al Palazzo Orsini, fortezza e residenza dei conti. Si respira un'atmosfera completamente diversa nel Ghetto Ebraico dove la Sinagoga e i locali destinati al forno delle azime, la macelleria e la cantina kasher rappresentano un percorso di grande fascino che svela  tanti interessanti aspetti della cultura ebraica. Tempio di preghiera della comunità pitiglianese è invece il Duomo di San Pietro e San Paolo, che nonostante il bombardamento subito durante la seconda guerra mondiale, è tornata a vivere in stile neo barocco.

A settembre le vie del paese sono pervase dal dolce profumo di mosto che risale dalle profonde cantine, gole che si insinuano nel cuore della roccia tufacea. Il 19 marzo prende vita la Torciata di San Giuseppe,  spettacolare rito del fuoco che segna il passaggio dall'inverno alla primavera.

Sovana, piccolo borgo medievale circondato da antiche mura e necropoli rupestri tra cui la monumentale tomba Ildebranda. La pavimentazione in laterizio a lisca di pesce conduce alla piazza del borgo sulla quale si affacciano gli edifici romanici del Palazzetto dell'Archivio, del Podestà e la chiesa di Santa Maria che custodisce il prezioso Ciborio, unico esempio in Toscana. Una breve passeggiata conduce al Duomo, mirabile esempio di architettura e scultura romanica. All'interno, la contemplazione della semplicità e dell'essenzialità predispongono alla più profonda introspezione dell'animo.

Sorano,  protetto e reso più volte inespugnabile dall'imponente mole della Fortezza Orsini, è definito "Zolfanello d'Italia". Lo sperone sul quale si adagia, che domina sulle profonde gole percorse da fiumi e torrenti, ha fornito una naturale e strategica funzione difensiva. Il Masso Leopoldino, terrazzamento tufaceo naturale, domina il pittoresco centro storico e si pone come sentinella sul  paese, offrendo una vista panoramica sui tetti delle case arroccate sullo sperone come torri irregolari.

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