
Santa Fiora
"Santa Fiora, chi ci va ci s'innamora!"

Arroccato su ripe di trachite, tra rigogliosi castagneti e sorgenti di acqua naturale, sorge il castello di S. Florae, che guarda verso il maestoso vulcano del Monte Amiata.
Dalla piazza, centro vitale del paese, dove si affacciano il palazzo rinascimentale degli Sforza e i resti del castello medievale aldobrandesco, ci si insinua tra le viuzze del centro storico, tra suggestivi scorci panoramici, leggende, arte e storia che si intrecciano regalandoci un immaginario fantastico e magico.
Dal Castello, scendendo verso i terzieri di Borgo e Montecatino, la mente si immerge nel Medioevo perdendosi nelle parole di Dante "...e vedrai Santa Fiora com'è scura" (Purgatorio c.VI, v.111). Tra bassorilievi e sculture medievali, nascoste nel dedalo dei vicoli, si arriva alla Pieve delle Sante Flora e Lucilla per ammirare le splendide terrecotte Robbiane. Subito dopo, il panorama si apre verso il fiabesco Sasso di Petorsola e il Monte Labro, luogo mistico scelto da David Lazzeretti, il "Profeta dell'Amiata". Nel Borgo, la Chiesa di S. Agostino, un tempo convento, ospedale e centro culturale, domina, circondato da un rigoglioso giardino botanico, un insolito specchio d'acqua, dove "...ciò che altrove è un lavatoio, qua diventa una Peschiera, si trasforma in uno specchio con le luci della sera...".
Dal sottosuolo sgorga la preziosa acqua, che, insieme alla coltivazione dei castagni e all'estrazione del cinabro, ha rappresentato una fonte di sopravvivenza per tutto il popolo amiatino. Oggi tutto questo diventa tangibile con la visita della Galleria Nuova dell'Acquedotto del Fiora e della chiesina della "Madonna delle Nevi", con la creazione di percorsi che convergono nella "Strada della Castagna", e con la visita al Museo della Miniera.
La quiete e il silenzio che solitamente pervadono le vie e le piazze, vengono interrotti dal riecheggiare delle note armoniose del Festival "Santa Fiora in Musica" durante l'estate, e dalle feste pagane e religiose della tradizione, come la processione del Tre Maggio , legata al culto del Crocifisso miracoloso, la festa della Castagna in autunno, e il rito del fuoco con la Fiaccolata del 30 Dicembre.