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Cuoco per un giorno

Non è quanto si possiede ma quanto si assapora a fare la felicità!

Sei in vacanza e ti annoi? Perché non regalarti un’esperienza insolita, una giornata diversa, un’occasione per fare qualcosa di divertente, rilassante e perché no, anche istruttivo?

Alla scuola di cucina “Cuoco per un giorno” si impara a cucinare divertendosi e conoscendo persone nuove. Cuoche esperte della cucina tradizionale maremmana insegnano a realizzare piatti della cucina tipica locale e della cucina storica legata al territorio (etrusco, romana..) con lo scopo di diffondere, promuovere e conservare i valori della tradizione.

Insieme prepareremo piatti autentici per riportare alla memoria tante ricette, abitudini familiari, segreti e attenzioni culinarie che si sono perse nel tempo.

Al termine della preparazione dei piatti, tutti i partecipanti “cuochi” prenderanno parte ad una degustazione, pranzo, cena o buffet potendo così rilassarsi e socializzare, gustando i piatti da loro stessi preparati, accompagnati da un corretto ed armonico abbinamento con i vini di produttori locali.

Particolare attenzione sarà dedicata all’utilizzo di prodotti tipici locali e al "succo" dell'oliva che è da sempre stato alla base dell'alimentazione della gente di Maremma nella trasformazione dei cibi in pietanze.

CORSI PROPOSTI:

  • Ospiti per un giorno a casa degli Etruschi
  • ...e alla sera tutti insieme a gustare i "mangiari" di Maremma
  • La panificazione in Maremma: pane, schiacce e biscotti all'anaci
  • Il riutilizzo del pane...perchè non si butta via neanche una briciola!
  • "Pan di legno e vin di nuvoli": la Castagna e l'Acqua
  • Ad ogni festa il suo dolce!

 

“I primi tanti e tutti buoni, sia per savi e mattacchioni:

i tortelloni maremmani, mangiali oggi e anche domani.

Per la scelta dei secondi non ci sta che ti confondi.

Dove caschi- caschi bene mangiarne uno non ti conviene.

La gamma poi dei contorni, va per le feste e per tutti i giorni.

Cenci, pigi e melatelli, a carnevale tre fratelli.

Seguono prima parenti stretti, zucchero o miele zii crogetti,

lor cugini son gli strufoli, da non confondere con gli zufoli.

…tutto innaffiato con buoni vini, tra i migliori, di locali contadini.

Se poi le cuoche conosceste, viva ‘ste feste gridereste!

Buon appetito e leccatevi anche il dito, se poi ci ripassi pure li baffi.”

(Tratto da “Radici e chiome…” Bianchi Virio, Grosseto, ARCI, 1999)

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