Sant'Antimo, Montalcino, Monteoliveto Maggiore

In vista del Monte Amiata, ecco un monumento con l’impronta dell’eternità: l’ abbazia di s.Antimo che si erge nel verde della campagna,  capolavoro di architettura romanica italiana con forti influenze francesi. L’interno, in travertino e alabastro, stupisce per il senso mistico che emana , con l’alta navata centrale e il deambulatorio, corridoio che corre dietro l’altar maggiore, tipico delle chiese di pellegrinaggio. Stupendi i capitelli, fra cui spicca quello del maestro di Cabestany.  Un tempo, era una delle più potenti abbazie dell’intera Toscana. Trasferimento al vicino borgo fortificato di Montalcino, dominato dalla possente rocca trecentesca, sino alla piazza del Podestà, ove svetta la Torre Comunale. Possibilità di degustazione del celebre vino Brunello. Ed eccoci, infine, all’Abbazia di Monteoliveto Maggiore, in suggestiva solitudine su un’altura, entro un bosco di cipressi;  fondata nel ‘300 da San Bernardo Tolomei,  custodisce opere di rara bellezza. Nel chiostro grande, l’occhio viene rapito dalle  storie di S.Benedetto, affrescate da Signorelli e Sodoma, una delle più insigni testimonianze della pittura italiana rinascimentale. Nella chiesa, si ammira il coro ligneo intarsiato e intagliato da Fra’Giovanni da Verona, raro capolavoro dell’arte del Cinquecento.  Si visita anche la sala della Biblioteca monastica, ricca di 40.000 volumi, sempre su progetto di fra’ Giovanni, con un bellissimo armadio a tarsie, e la farmacia, con un’importante raccolta di vasi del XVII secolo.